Frankfurt Book Fair/Michael von Hassel
Si sono chiuse ieri le porte della 66esima Frankfurt Book Fair, la fiera del libro più importante a livello mondiale e attesa allo stesso modo da editori, scrittori e lettori. Alle 17.30, ora di chiusura della manifestazione, i visitatori superavano le 270.000 unità, 7.300 gli espositori, provenienti da oltre 100 paesi. Imponente la presenza mediatica, con 9.300 giornalisti e fotografi accreditati che hanno assicurato la copertura dell'evento. Leggermente in crescita la presenza italiana, che quest'anno è tornata a superare quota 200 espositori, dopo il calo dello scorso anno. Dalle pagine de "Il Fatto Quotidiano" Luca Formenton, presidente del gruppo editoriale Il
Saggiatore, ha sottolineato l'importanza per gli editori italiani di partecipare ad incontri internazionali come la Frankfurt Bokk Fair “anche se molti contratti si
fanno già nel mondo digitale, venire alla ‘Buchmesse’ ha ancora senso,
soprattutto a livello di contatto umano che serve alla finalizzazione e chiusura degli affari".
L'Italia ha partecipato alla manifestazione anche con un grande padiglione collettivo, Punto Italia, padiglione di 274 mq gestito dall'AIE (Associazione Italiana Editori) che tuttavia apre con un dato negativo: il numero di italiani che non legge nemmeno un libro all'anno passa dal 55% al 57%, con conseguente calo del fatturato. L'AIE, proprio in occasione della Fiera del Libro, ha lanciato la campagna #unlibroèunlibro per l'equiparazione dell'Iva degli e-book a quella del libro cartaceo. "Continuare a considerare il libro elettronico al pari di un servizio
digitale - ha detto Marco Polillo, presidente dell’Associazione Italiana Editori - è una scelta che penalizza la diffusione
della cultura e lo sviluppo della lettura".
I lettori più accaniti continuano a preferire il libro cartaceo, che offre una esperienza multi-sensoriale ancora preclusa agli e-book, ma sono in molti ormai a considare la contrapposizione superata e priva di senso. I lettori intervistati nel corso della manifestazione hanno ammesso di preferire il libro cartaceo per leggere nel confort di casa propria, in posizione comoda e rilassata, con il sottofondo giusto, e di scegliere l'e-book per leggere nel caos della vita quotiana, ma senza una differenza di contenuti.
