lunedì 23 marzo 2015

Il museo della settimana: il Museo Etrusco di Villa Giulia


Per ringraziare tutti coloro che ci scrivono per sapere dove acquistare le archeoguide -  Roma Ricostruita, Pompei Ricostruita, Ercolano Ricostruita, Firenze Ricostruita, Vita quotidiana nella Roma Imperiale e Sicilia Ricostruita - dedichiamo questa rubrica ai musei dove potete trovare le nostre pubblicazioni nei bookshop museali.

Il primo appuntamento lo dedichiamo al il Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma.

I romani lo conoscono bene, almeno all'esterno! Villa Giulia è infatti la villa di Papa Giulio III, costruita tra il 1551 e il 1553, e oggi si trova nella zona dei grandi musei tra Villa Borghese e la Gnam.

La resideza, che doveva stupire ospiti illustri in passato, oggi contiene la più incredibile collezione etrusca del mondo.

Abituati a considerare gli Etruschi una sorta di antichi cugini dei romani, dimentichiamo che sono una delle popolazioni antiche più misteriose: da dove arrivarono per insediarsi nell'italia centrale e creare un'incredibile preludio alla civiltà romana? Da dove viene questa cultura così antica, che si esprime in modo rozzo se paragonato all'arte greca, ma che possiede una poetica tale da creare sculture quali "l'ombra della sera"?



Il museo racconta di questo incredibile popolo attraverso i ricchi corredi trovati nelle tombe e alcune grandi sculture etrusche, che ci soprendono per la loro capacità di sucitare emozioni, di raccontare in modo immediato e talvolta violento miti e vicende umane, mentre altre sorprendono per la loro delicatezza e gentilezza.



Il sarcofago degli sposi, il pezzo più famoso dell'esposizione, ci racconta di due sposi che partecipano ad un banchetto, entrambi con abiti raffinati e acconciature curate. L'uomo protegge la sua consorte senza metterla in ombra. Le donne etrusche erano incredibilemente emancipate rispetto alle donne romane: partecipavano ai banchetti, sedevano vicino a uomini che non appartenevano alla propria famiglia, avevano delle proprietà private e potevano tramandare il cognome ai figli. Non sorprende che i romani per apostrofare una donna troppo libertina la definissero "donna etrusca".

Ma la parte più straordinaria della collezione è il tesoro di oreficeria, una vera stanza delle meraviglie, con favolosi gioielli in oro e pietre preziose: le gioiellerie di via Condotti vi sembreranno esposizioni di semplice bigiotteria!



Presso il bookshop del Museo di Villa Giulia potete acquistare Roma Ricostruita, Vita Quotidiana nella Roma Imperiale, le archeocards e gli archeoalbum. Per maggiori informazioni visita il sito www.archeolibri.com